Vai via, qui non ci servi | Marotta se ne liberò in fretta, adesso vale un patrimonio inestimabile
Errore fatale: all’epoca Marotta se ne liberò con facilità per sistemare i bilanci, ma ora vale una fortuna
Giuseppe Marotta si conferma uno dei migliori dirigenti in circolazione, anche nella sua nuova avventura all’Inter, iniziata il 13 dicembre 2018, assumendo l’incarico di amministratore delegato, affianco Zhang, divenuto presidente della società nerazzura pochi mesi prima.
Del suo operato, nessuno ne è così stupito. È già stato protagonista alla Sampdoria per otto anni, dal 2002 al 2010, con la quale ha conquistato la promozione in Serie A, portando giocatori del calibro di Antonio Cassano, strappandolo nel 2007 al Real Madrid e Giampaolo Pazzini, che visse una seconda giovinezza dopo gli anni bui alla Fiorentina.
Successivamente è passato alla Juventus, nelle vesti di amministratore delegato e direttore generale, portando nuovamente i bianconeri ai vertici del calcio italiano ed europeo, dopo una terribile caduta causata dallo scandalo italiano di Calciopoli. È stato un vero e proprio dominio quello bianconero nell’ultimo decennio, interrotto proprio dall’Inter, ritornata tra le grandi, proprio grazie a Marotta.
Nonostante la società nerazzurra sia in estrema difficoltà per far quadrare in positivo i bilanci societari, il dirigente di Varese è sempre in grado di mettere a disposizione dei mister, nel caso attuale Simone Inzaghi, una rosa competitiva con l’obiettivo di partecipare agilmente a tutte le competizioni, puntando alla vittoria di quest’ultime, soprattutto in ambito nazionale.
Modus operandi
L’operato di Marotta farà certamente discutere, soprattutto la tifoseria, ma finchè porta risultati, non può essere contestata. La sua gestione si basa su una politica di sacrificio. Ogni anno, ridurre il negativo dei bilanci, trattenere alcuni calciatori e acquistarne di nuovi, comporta sempre la cessione di un big della rosa.
Nel 2021 ad esempio, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, idoli della tifoseria, furono venduti rispettivamente a 115 milioni di euro al Chelsea e 75 al Paris Saint-Germain, così come Onana nel 2023, venduto per 50 milioni al Manchester United. Fondi che hanno permesso di rafforzare la squadra in tutti i reparti, in particolar modo quest’estate, dove abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione, con più di 25 trattative, tra acquisti e cessioni.
L’ex Inter brilla
Una grande mano arriva soprattutto dalla Primavera. Tra le cessioni più remunerative, Cesare Casadei al Chelsea per 15 milioni di euro, Pinamonti al Genoa per 20 milioni di euro e Zaniolo inserito nella trattiva per portare Nainggolan all’Inter, portando in totale nelle casse della società nerazzurra più di 120 milioni di euro.
Una di queste potrebbe però rappresentare un rimpianto. Nicholas Bonfanti, attaccante classe 2000 che milita attualmente nel Modena, si sta distinguendo per le sue grandissime prestazioni, soprattutto con la Nazionale Under-20. Durante la sosta per le nazionali, è stato proprio suo il gol decisivo per la vittoria di 2-1 dell’Italia sul Portogallo, portando gli azzurri in vetta al Gruppo Elite.