Una testa calda per Garcia | Lo hanno licenziato dopo aver ‘dirottato’ la trasferta europea
La pessima prestazione nella partita di Champions League gli è costata cara. È fuori dai giochi e dagli schemi di Garcia.
L’ultima stagione del Napoli si è conclusa con la storica vittoria dello Scudetto, che mancava da 33 anni, dal 29 aprile del 1990. Un trionfo avvenuto grazie alla coesione di un intero spogliatoio guidato dall’attuale Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti.
Al tecnico toscano è succeduta una ex figura nota del calcio italiano, Rudi Garcia, il quale si è dimostrato pronto nell’accogliere la sfida molto difficile, se non quasi impossibile, di ripetere l’impresa avvenuta nella stagione precedente.
Un inizio in salita della società partenopea che non sta dimostrando la brillantezza dello scorso campionato, complici anche alcuni screzi avuti tra i componenti della rosa e lo stesso allenatore, facendoli posizionare ad oggi, quarti nel campionato di Serie A, a -5 dalla vetta e secondi nel girone di Champions League, a -3 dal Real Madrid.
Un rendimento altalenante che non ha di certo creato un buon umore all’interno della rosa, mettendo più volte in discussione il rapporto tra giocatori, presidente ed allenatore. In particolare, dopo la sconfitta per 1-3 contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano, la posizione del tecnico francese era seriamente in bilico, vicinissimo all’esonero con Antonio Conte alle porte.
Problemi nello spogliatoio
La gara vinta in Champions League per 1-0 contro l’Union Berlino con gol di Giacomo Raspadori, nonostante non rientri tra le prestazioni migliori del Napoli, sembra aver momentaneamente calmato il clima teso presente all’interno dello spogliatoio.
Un clima nato a causa dei risultati altalenanti e le conseguenti dispute tra giocatori ed allenatore, come accadde tra Rudi Garcia ed Osimhen, sostituito al 41 esimo del secondo tempo contro il Bologna, dove il calciatore nigeriano si dimostrò totalmente scontento della scelta del proprio mister, lanciando via la tuta di gara e inveendo con rabbia nei suoi confronti.
Mandato via dopo la trasferta
Lo Shakhtar Donetsk ha ufficializzato la rescissione del contratto del suo centrocampista, classe 2004, Oleksandr Rosputko, a causa del suo non ritorno in squadra dopo la partita di Youth League vinta in casa dell’Anversa.
Il calciatore sembrerebbe esser andato in Russia, nemica del paese ucraino per i conflitti attuali, violando la legge marziale per la quale non è consentito varcare il confine agli uomini in età adullta senza una esplicita giustificazione. La società partenopea, sempre vigile sui profili dell’est, potrebbe dunque essere interessata al calciatore, trovando un talento simile alla stella attuale della rosa, il giorgiano Khvicha Kvaratskhelia.