Mancini, arriva già l’esonero | Fatale l’ultima sconfitta: ha perso anche col modesto Mali
Dalle stelle alle stalle, dagli ultimi mesi in Italia all’Arabia, con lo stesso risultato. L’ex CT della nazionale via dopo solo due mesi?
Sembra incredibile ma è tutto vero ciò che sta succedendo a Roberto Mancini. La sua carriera sembra aver preso una parabola discendente, nonostante la sua bacheca ricca di trofei, completata dall’incredibile Europeo vinto con la Nazionale Italiana nel 2021, contro l’Inghilterra, a Wembley, ai calci di rigiore, dica il contrario.
L’allenatore è stato acclamato felicemente al suo arrivo in Arabia grazie all’importanza del suo palmarès, formato da quattro Coppa Italia, due con l’Inter, una con la Lazio e una con la Fiorentina, due Supercoppe Italiane e tre Scudetti con l’Inter, una Community Shield, una Fa Cup e un campionato inglese, passato alla storia per la clamorosa rimonta nei minuti finali contro il Qpr, per 3-2 con gol di Sergio Aguero, con il Manchester City, una Coppa di Turchia con il Galatasaray e l’incredibile Europeo vinto con la Nazionale Italiana.
Un trofeo vinto dopo 54 lunghissimi anni che sembrassero auspicare una carriera longeva da commissario tecnico della Nazionale; così però non è stato. L’Italia, da campione d’Europa, non è riuscita a qualificarsi ai campionati del Mondo per la seconda volta consecutiva, perdendo per 1-0 contro la Macedonia del Nord, allo Stadio Barbera di Palermo.
Una sconfitta che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, in quanto a differenza del 2018, dove vi era uno spogliatoio completamente in crisi ed un allenatore dimissionario, quest’Italia sembrava aver creato una nuova era, confermata dai tantissimi risultati positivi, che hanno portato l’ex squadra di Mancini a detenere il record della Nazionale con più partite imbattute nella storia del Calcio, precisamente trentasette.
Il tradimento
Dopo la mancata qualificazione, sembrava esserci una forte unione tra gli italiani, Mancini, la Nazionale ed il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Improvvisamente è divorzio in casa azzurra, con il tecnico che viene dimesso dal suo incarico e accetta un’offerta per allenare l’Arabia Saudita.
Cambio di panchina per un’altra nazione, considerata un tradimento dai tifosi azzurri e dallo stesso. Un cambio sicuramente dettato dal lato economico, dato il compenso contrattuale di 30 milioni annui riservato a Roberto Mancini, per tre stagioni, abbandonando la sua Nazionale quattro volte campione del mondo e due volte campione europea.
Panchina diversa, stesso esito
La panchina del tecnico non sembra essere così salda. Un bilancio di tre sconfitte e un pareggio nelle prime quattro partite disputate. Contro la Costa Rica per 3-1, contro la Corea del Sud per 1-0, vs Mali per 3-1 e un pareggio in extremis contro la Nigeria per 2-2.
Una rosa messa in campo con il 4-4-1-1 che sembra non funzionare e che rappresenterebbe un pericolo per le prossime partite, che saranno fondamentali per la qualificazione ai prossimi mondiali e che, in caso dei medesimi risultati, significherebbe automaticamente esonero.