Notizia clamorosa di mercato: una vecchia conoscenza bianconera della Serie A era vicinissima all’approdo in rossonero.
Paolo Maldini è oramai un ex calciatore, divenuto dirigente dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Nella sua carriera da calciatore ha vinto tutto con la maglia rossonera, detendendo il record di vittorie di 5 Champions League, insieme ad altri calciatori del Real Madrid che hanno fatto parte dell’ultimo illustre decennio dei blancos.
Idolo della tifoseria rossonera e considerato uno dei difensori più forti della storia del calcio italiana e mondiale, il difensore italiano sembrava ripetersi anche nella sua nuova avventura da dirigente.
Iniziata nel 2019, ha riportato il suo Milan fuori da un tunnel buio durato 8 anni, riportandoli prima in Champions League nel 2021, poi alla vittoria dello Scudetto nel 2022, per il quale ha vinto il premio come miglior dirigente dell’anno e in semifinale di Champions League nel 2023.
Dopo papà Cesare, giocatore ed allenatore del Diavolo e il figlio Paolo ed il nipote Daniel, la dinastia Maldini sembrava dunque essere infinita. Così non è stato, poichè dopo la stagione 2022-2023, priva di trofei per il club rossonero, come un fulmine a ciel sereno, Paolo Maldini e il suo compagno di reparto, Ricky Massara, vengono licenziati per diversità di vedute dal neo presidente Gerry Cardinale e sostituiti da Moncada e Furlani.
Con l’addio del simbolo più forte esistente per la società rossonera, la distanza tra tifosi e dirigenza sembrava sempre più netta. Il tutto è stato alimentato dalla cessione della rappresentanza del Milan odierno, Sandro Tonali, venduto al Newcastle United per una cifra intorno ai 70 milioni di euro.
Una nuova era lontana dai capisaldi sui quali si è sempre fondato il Milan, basata sul Moneyball, l’algoritmo sul quale affidarsi al calciomercato, che sembra però dar i suoi frutti. Con una rivoluzione totale della rosa tra acquisti e cessioni, è stata costruita una squadra più competitiva per Stefano Pioli, ad oggi primo in classifica con 21 punti su 24 disponibili.
Pochi giorni prima del licenziamento di Maldini, una vecchia conoscenza della Serie A, oramai svincolata, era vicinissima a vestire la maglia del Milan, nonostante il forte interesse di Lazio e Fiorentina.
Si tratta del centrocampista argentino, classe ‘91, Roberto Pereyra, detto El tucu, che piaceva moltissimo anche a Pioli. Dopo un tira e molla nella trattativa, il giocatore ha deciso di ripartire dall’Udinese, squadra nella quale gli era terminato il contratto.