Clamoroso retroscena: l’auricolare VAR non ha funzionato | Favorita la big, Buffon sapeva tutto
Gianluigi Buffon e quei sospetti che da tempo nutriva: il suo atteggiamento troppo equivoco è stato finalmente smascherato.
Gli errori commessi dagli arbitri sono da sempre una questione critica nel contesto del calcio moderno. Nonostante ciò, l’introduzione del VAR negli ultimi anni ha rappresentato un tentativo di mitigare questa problematica.
Tuttavia, l’ultima giornata di Serie A ha visto emergere un dibattito ancora più acceso rispetto alle altre partite, in particolare per il confronto tra Genoa e Milan. Anche se questa partita si è svolta di sabato, il suo impatto è stato davvero unico.
Come sappiamo, il goal realizzato dall’attaccante americano Christian Pulisic ha determinato l’esito del match ma ha anche innescato una serie di polemiche a causa di un presunto tocco di braccio non punito né dall’arbitro Piccinini né dalla squadra di VAR.
Gianluca Rocchi, il responsabile della assegnazione degli arbitri, ha sottolineato che situazioni simili fanno parte della vita di un arbitro che è essenziale valutare se il gesto sia stato volontario o accidentale. L’introduzione della tecnologia in campo è stata progettata per consentire la revisione in tempo reale delle azioni e per fornire al direttore di gara una visione più dettagliata degli eventi.
Dall’Italia all’Inghilterra la situazione non cambia
Tuttavia, nonostante questo episodio in Italia, la situazione in Premier League non sembra offrire soluzioni migliori. Nel match tra Arsenal e Manchester City dello scorso fine settimana, il centrocampista dei Citizens, Mateo Kovačić, ha rischiato l’espulsione diretta a seguito di un tackle estremamente duro già nel primo tempo.
Successivamente, ha compiuto un altro fallo che avrebbe potuto costare un secondo cartellino giallo ma l’arbitro Oliver ha scelto di non punirlo. Il match è terminato con la vittoria dei Gunners grazie ad un goal di Gabriel Martinelli al minuto 85.
La querelle tra Buffon e il direttore di gara
Il nome di Michael Oliver potrebbe evocare ricordi legati all’Italia di alcuni anni fa. In particolare, durante il ritorno dei quarti di finale di Champions League del 2018 tra Real Madrid e Juventus, vinta dagli spagnoli, Michael fu l’arbitro della discordia.
La sua decisione di assegnare un calcio di rigore per il Real Madrid portò all’espulsione del ex portiere numero uno della nazionale italiana e scatenò una controversia nazionale. Buffon accusò il direttore di gara di non avere un cuore ma un un bidone dell’immondizia al suo posto. Questa frase è ancora impressa nella memoria dei tifosi juventini e di tutti gli appassionati di calcio in Italia soprattutto dopo quelle decisioni arbitrali.