Uno juventino per rinascere | De Laurentiis lo contatta in gran segreto, Garcia sulla graticola
La rinascita dei Campioni d’Italia grazie all’acerrimo rivale: si tratta per il suo arrivo sulla panchina partenopea.
Tra Rudi Garcia ed il Napoli, adesso è il gelo più totale. L’allenatore francese è arrivato il 19 giugno alla corte della società partenopea, acclamato da tutta la tifoseria e con estrema fiducia da parte del presidente e con l’obiettivo di vincere nuovi trofei e confermarsi soprattutto in ambito nazionale.
Pochi mesi dopo, ad oggi 10 ottobre, la sua panchina è totalmente in discussione. Una vittoria e una sconfitta nel girone di Champions League e il quinto posto momentaneo in classifica minacciano la permanenza del tecnico per tutta la durata della stagione. Verona, Union Berlino, e Milan, tre partite, 270 minuti per salvarsi e meritare la conferma.
Una fiducia momentanea da parte di Aurelio De Laurentis, che non ricuce le ferite e non è sintomo di totale ripresa ma di speranza, per percorrere lo stesso cammino eseguito l’anno precedente da Luciano Spalletti, ora Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Un rapporto da ricostruire anche con lo spogliatoio che ha già protestato in maniera plateale dinanzi le telecamere, rispetto alle decisioni prese da Garcia nel rettangolo di gioco.
L’ipotetica riconferma nasce in particolare per motivi puramente economici, nei quali è presente come soggetto il Decreto Crescita. Licenziando il francese si perderebbero determinati benefici, quali il risparmio di 3 milioni netti all’anno e contemporaneamente i due anni di residenza all’estero, necessari per usufruire del decreto per l’arrivo di un tecnico non residente in Italia, scatterebbero a inizio Novembre.
Il sostituto
La permanenza dell’allenatore francese è comunque debole. Questo poiché all’interno del contratto triennale firmato da Rudi Garcia, c’è una clausola che evince, in caso di esonero avvenuto prima del 30 giugno 2024, il non pagamento degli emolumenti dei due anni contrattuali restanti.
Tra le varie opzioni considerate per il cambio panchina, Aurelio De Laurentis è in forte pressing su due ex conoscenze del nostro campionato. Il primo è Igor Tudor, ex Marsiglia e il secondo è un acerrimo rivale della corsa scudetto che ha già allenato due big italiane. Si tratta di Antonio Conte, allenatore dall’incredibile palmarès, ex Juventus, Inter e Chelsea, rinomato per i suoi grandissimi successi in patria.
Cambio radicale per il Napoli?
Con l’ipotetico arrivo di Antonio Conte si abbandonerebbe l’oramai testato 4-2-3-1 / 4-3-3. L’allenatore leccese predilige un modulo variabile tra il 3-4-1-2 ed il 3-5-2, difficilmente adattabili alla rosa, soprattutto per la mancanza di centrali. L’unica opportunità si presenterebbe acquisendo i cosiddetti svincolati di lusso, come Jerome Boateng e Mustafi, ex Bayern ed Arsenal, non potendo intervenire sul mercato, se non a gennaio, arrivando a campionato in corso.
Un rischio alto che prenderebbe il presidente partenopeo per il tempo di adattamento a questo ipotetico cambio di modulo, in particolare per la fase difensiva che sarebbe totalmente rivoluzionata.