A Torino c’è una maledizione | Altra lesione: chiamata al campione del mondo
Lesione di primo grado per il vice capitano: l’emergenza continua e a Torino si pensa all’arrivo immediato del campionissimo.
Il Torino è un cantiere aperto. Non perchè non venga chiuso dalle (infinite, ndr) capacità di Ivan Juric, quanto perchè defezioni, infortuni e adattamenti degli ultimi arrivati rendono più complesso questo processo.
Partiamo ad esempio, dal reparto avanzato: l’arrivo di Duvan Zapata ha paradossalmente minato le certezze dei meccanismi offensivi, abituati ad avere il solo Sanabria come terminale offensivo. Col colombiano, il dubbio che ci si porterà dietro per tutta la stagione sarà la convivenza tra i due o l’eventuale supremazia di uno sull’altro.
Nel caso di tandem offensivo poi, chi avrà l’arduo compito di supportarli sulla trequarti? Quel Vlasic che sorprese tutti la scorsa stagione o l’imprendibile Radonjic visto all’inizio di questa? E, sempre in questo caso, si tratterebbe di un 1-2 o di un 2-1 con il paraguaiano più spostato verso il campo che non verso la porta?
Tutti dubbi legittimi che vengono accompagnati da altrettanta incertezza nelle altre zone di campo: sull’esterno, ad esempio, con la staffetta Vojvoda-Lazaro sulla sinistra e quella Bellanova-Soppy sulla destra. O a centrocampo, dove uno tra Ricci, Tameze e Ilic si accomoda in panchina ogni turno di campionato.
Emergenza di reparto
Lesione muscolare all’adduttore destro: questa la diagonosi fatta ad Alessandro Buongiorno, dopo lo stop nel turno infrasettimanale contro la Lazio in trasferta. Il numero 4 granata ne avrà per almeno un mese e sarà costretto a saltare l’attesissimo derby contro la Juventus.
Al vice capitano si aggiungono anche le assenze di Koffi Djidji e David Zima: il francese naturalizzato ivoriano si rivedrà a novembre inoltrato a causa di una nuova operazione, mentre il ceco sta facendo i conti con alcuni fastidi al ginocchio operato lo scorso anno e il suo impiego sarà da valutare partita dopo partita. Contro il Verona, toccherà dunque al russo Sazanov posizionarsi al centro della difesa mentre gli onori del ‘primo cambio di ruolo’ in panchina toccheranno all’ex Primavera Ange N’Guessan.
Chiamata al campione del mondo
Con l’emergenza in difesa, che non sembra al momento avere una risoluzione imminente, si pensa al mercato degli svincolati per ovviare a questa allarmante situazione: Jerome Boateng è infatti ancora svincolato, dopo aver terminato lo scorso giugno il contratto che lo legava al Lione.
Classe 1988, tedesco, in carriera ha vinto tutto: dalla Champions League col Bayern Monaco al Mondiale 2014 con la sua Germania. Un altro Boateng potrebbe dunque calcare il palcoscenico calcistico italiano dopo Kevin Prince, storico protagonista dello scudetto vinto dal Milan nel 2010/2011.