Luciano Spalletti potrebbe continuare nel solco tracciato da Mancini e convocare ben presto un nuovo oriundo in Nazionale.
Adesso che la Nazionale ha iniziato un nuovo ciclo con Spalletti, che fin dalle prime partite ha dimostrato che tipo di impostazione tattica vuole dai suoi, diventa anche più facile tirare le somme su quella che è stata l’esperienza di Roberto Mancini sulla panchina azzurra.
L’impressione infatti, è che i grandi meriti del Mancio siano stati purtroppo oscurati prima dalla mancata qualificazione al Mondiale e poi dalla sua scelta improvvisa di lasciare a metà agosto, vista da molti come un vero e proprio tradimento.
La verità è che Mancini ha rivoluzionato la Nazionale in modo ancora più profondo di quanto era riuscito a fare Conte durante il suo biennio. Lo ha fatto con scelte molto forti, come quella ad esempio di convocare Zaniolo ancor prima che esordisse in Serie A, dimostrando tutto il suo coraggio.
Lo ha fatto anche con un’impostazione tattica nuova, che ha portato l’Italia a dominare con il possesso palla gli Europei del 2021, come non era forse mai accaduto prima nella storia. E poi, c’è stata la scelta di aprire definitivamente le porte agli oriundi.
Mancini, che aveva già fatto esordire i vari Toloi e Joao Pedro, ha attuato un vero e proprio scouting per arrivare prima di altre nazionali su giocatori che non avevano ancora deciso per quale selezione giocare.
Questo ad esempio è quanto accaduto con Retegui, il cui ingresso in squadra non è stato esente da polemiche. Spalletti seguirà la stessa strada? È ancora presto per dirlo, ma di sicuro c’è un esterno oriundo che l’ex allenatore del Napoli sta attenzionando da vicino, meditando di convocare già nel prossimo turno.
Si tratta di Carlos Augusto, passato dal Monza all’Inter quest’anno, che ha già riconfermato in queste prime apparizioni tutte le qualità che aveva messo in mostra lo scorso anno. La fattibilità della convocazione non è scontata, dal momento che il giocatore ha dichiarato che il suo vero sogno è quello di vestire la maglia del Brasile.
Ma se la chiamata verdeoro non arrivasse in tempi brevi, uno spiraglio potrebbe aprirsi, anche se questo potrebbe significare lasciare a casa un giovanissimo talento in ascesa come quello di Parisi.