Il pilota Ferrari Carlos Sainz è stato vittima di una rapina mentre si trovava nel centro di Milano. E la sua reazione ha sorpreso tutti.
Bruttissima disavventura per il pilota di Formula Uno Carlo Sainz. Il ferrarista è stato infatti vittima di una rapina, subito dopo la fine del Gran Premio di Monza, poco dopo essere uscito dal suo albergo.
Sainz infatti è stato rapinato mentre stava passeggiando in via della Spiga, da tre criminali, che lo hanno fermato, costringendolo a lasciargli l’orologio che portava al polso. Il pilota spagnolo era uscito dall’albergo qualche ora prima per fare una passeggiata per le vie del centro di Milano, fino al momento in cui non è stato letteralmente circondato da tre persone, che sono riuscite così ad impossessarsi del suo orologio.
È probabile che i tre non abbiano riconosciuto il pilota, e dunque non pensavano certo che sarebbero stati sulle prime pagine di tutti i giornali italiani il giorno dopo.
Ma da quanto si apprende, sono rimasti anche sorpresi dalla reazione di Sainz, che subito dopo essere rimasto vittima di questo furto, ha iniziato ad inseguirli, insieme ad altre persone che avevano assistito allo scippo, e lo hanno seguito subito dopo.
Il baccano fatto durante l’inseguimento ha attirato l’attenzione di una volante di polizia, che si è prontamente fermata, riuscendo a bloccare i tre rapinatori.
Si è conclusa così la brutta disavventura che ha visto protagonista il pilota spagnolo, che subito dopo è andato a presentare denuncia alla questura di Milano. Quanto accaduto a Sainz ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla sicurezza nella città.
Negli ultimi anni, le rapine nel centro della città sono aumentate considerevolmente, anche nelle zone in cui solitamente ci si sentiva più sicuri a camminare. Sulla questione si è espresso anche il sindaco Sala, intervistato dai giornalisti a margine del suo intervento al forum italo-saudita degli investimenti.
Sala non si è nascosto e ha dichiarato che ci troviamo di fronte a un problema che non si può più nascondere: “Ormai non credo che sia solo un tema di percezione della realtà, la sicurezza è un problema, bisogna lavorare e continueremo a lavorare”.