È scoppiato una vera e propria bufera nel basket italiano. Ecco le dichiarazioni del numero uno della federazione.
Non è un un buon momento per la nazionale di basket italiana. La bruttissima sconfitta rimediata contro la Repubblica Dominicana ha infatti creato un clima cupo e di tensione all’interno dello staff e dei giocatori. Adesso c’è soltanto da recuperare il morale e andare avanti.
Non può certo una sconfitta cancellare l’incredibile lavoro fatto da Pozzecco in questi anni, che ha permesso alla nostra nazionale di raggiungere risultati impensabili, anche guardando al livello qualitativo della rosa, inferiore rispetto alle prime cinque.sei nazionali al mondo.
Non ha aiutato la reazione di Pozzecco, protagonista di una brutta espulsione a fin primo tempo, per via di una reazione eccessiva e spropositata nei confronti dell’arbitro. D’altronde, il Poz in fondo è sempre stato così: un personaggio autentico profondo, ma sempre sopra le righe, e con “dei colpi di testa” che spesso ricordano quelli che hanno reso famose le cassanate nel mondo del calcio.
Un comportamento quello dell’allenatore azzurro che non può essere giustificato in nessun modo, come ci ha tenuto a ribadire anche il numero uno della federazione italiana Gianni Petrucci.
L’uomo subito dopo la partita ha infatti tuonato: “Episodi come quelli di ieri non possono più accadere, abbiamo dato una brutta immagine. Abbiamo perso meritatamente, l’arbitro non c’entra niente, non sarà stato da 10 ma non abbiamo perso per lui: non si perde mai per colpa dell’arbitro, questa è una mentalità sbagliata”.
Petrucci ha voluto dunque richiamare la nazionale alle sue responsabilità, senza cercare alibi, rimarcando quanto il comportamento di Pozzecco sia stato sbagliato e inappropriato. L’uomo insomma non le ha certo mandato a dire al Poz, tendendogli però la mano subito dopo, e ribadendo la sua fiducia nel CT.
Petrucci infatti, subito dopo ha dichiarato che sarebbe stupido considerare l’allenatore l’unico responsabile di questa sconfitta. E che in fondo non bisogna nemmeno dare troppo addosso a Pozzecco, continuando a sottolineare il suo carattere ingestibile.
Il numero uno della federazione ha infatti spiegato che certi episodi, una certa rabbia incontenibile verso gli arbitri, capitano anche agli allenatori delle giovanili. La pressione di dover guidare la nazionale azzurra è altissima in tutti i livelli, e non è mai semplice controllarsi, anche se, comportamenti del genere non devono mai essere tollerati.